» Misure cautelari reali: sequestro conservativo e sequestro preventivo Misure cautelari reali: sequestro conservativo e preventivo
Come noto, infatti, il suddetto istituto, originariamente coincidente con la sola fattispecie contemplata dall’art. 240 c.p., si estende ormai fino a ricomprendere ipotesi nelle quali la relazione tra il reato e la res appare sempre più incidente premeditato evanescente.
Ricorre il fumus del delitto di autoriciclaggio in caso di versamento di denaro provento di appropriazione indebita per estinguere debiti e ipoteche
con decreto motivato del giudice su richiesta del PM: "Quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati.
Si tratta di un provvedimento dell’autorità giudiziaria o di un ufficiale di polizia giudiziaria che ha funzione diversa rispetto a quella del sequestro con funzione conservativa o preventiva.
I beni sequestrati vengono conservati nella cancelleria o nella segreteria del tribunale competente. Qualora ciò non fosse possibile o opportuno, l’autorità giudiziaria dispone che la custodia avvenga in un luogo diverso, determinandone le modalità e nominando un custode.
Non a caso, sia la perquisizione che il sequestro probatorio hanno come oggetto il corpo del reato e le cose pertinenti al reato; ciò premesso, va evidenziato che il sequestro può, comunque, essere disposto anche a prescindere da una perquisizione.
Nel sistema penale, si ha innanzitutto il sequestro probatorio, che è uno dei mezzi di ricerca della prova ed è disciplinato dagli articoli 253 e ss. cpp.
In tema di sequestro preventivo, ricorre il “fumus” del delitto di autoriciclaggio nell’ipotesi di versamento di denaro, provento del delitto di appropriazione indebita, presso un istituto bancario per estinguere debiti ed ipoteche immobiliari, atteso che tale condotta realizza la sostituzione del profitto del reato presupposto, che believe diversa destinazione e transita nella disponibilità di altro soggetto giuridico, consentendo, inoltre, all’imputato di godere dei beni liberi da vincoli reali.
Nel caso in cui abbia proceduto a sequestro, la polizia giudiziaria enuncia nel relativo verbale il motivo del provvedimento e ne consegna copia alla persona alla quale le cose sono state sequestrate.
va compiuto, quindi, sotto il profilo della congruità degli elementi rappresentati, che non possono essere censurati in punto di fatto per apprezzarne la coincidenza con le reali risultanze processuali, ma che vanno valutati così come esposti, al wonderful di verificare se essi consentono di sussumere l’ipotesi formulata in quella tipica (Cass., Sez. Un., 20 novembre 1996, Bassi).
Contro il decreto di convalida del sequestro è possibile proporre richiesta di riesame, al tribunale del capoluogo di provincia nella quale ha sede l’ufficio che ha emesso il provvedimento, entro dieci giorni dalla notifica del decreto, ovvero dalla diversa data in cui l’interessato ha avuto conoscenza dell’avvenuto sequestro.
quando è controversa la proprietà di beni mobili o immobili, aziende o altre universalità di beni: il giudice può autorizzarne il sequestro giudiziario se è opportuno provvedere alla loro custodia o alla loro gestione temporanea;
three. Come evidenziato dalle stesse Sezioni unite nella decisione in esame, in seno alla giurisprudenza di legittimità possono effettivamente rinvenirsi thanks indirizzi interpretativi divergenti.